Leader responsabile del progetto:
Il progetto
"Roma è il nostro punto di partenza e il nostro riferimento: è il nostro simbolo o, se si vuole, il nostro Mito". Lo dichiara Benito Mussolini nel 1922. Segni e simboli di Roma antica erano presenti ovunque durante il fascismo: basti pensare ai fasci littori e al saluto romano.
Anche la lingua di Roma antica faceva parte del culto fascista della romanità. Tralasciando i ben noti esempi di Dux ed SPQR, parole, frasi, e perfino testi brevi, tutti scritti in latino, erano pubblicati su insegne, stendardi, francobolli, e inscrizioni di vario tipo in tutta Italia. È lo stesso Mussolini a esclamare, in latino: “Civis Romanus sum”.
In questo progetto, un gruppo internazionale di ricerca si propone scoprire come e perché il latino veniva usato nella propaganda fascista. A differenza dei contributi precedenti sull’argomento, che si sono concentrati principalmente su testi letterari, il progetto prende in esame l’uso del latino nella cultura visuale e materiale, includendo quindi spettacoli pubblici, eventi espositivi su larga scala e opere architettoniche.
Il progetto intende esplorare gli aspetti linguistici e letterari di questi "segni latini" nel loro immediato contesto materiale, per includere poi le riflessioni più generali sul ruolo del latino – riflessioni che, proprio in quegli anni, conferivano linfa ideologica alla lingua di Roma antica.
Obiettivi
Il progetto si propone i seguenti obiettivi:
- Comprendere come e perché parole, frasi e testi brevi scritti in latino vengono usati nella cultura visuale e materiale del fascismo;
- Esplorare i diversi modi in cui l’uso del latino può essere compreso, nella propaganda fascista, come parte integrante del più generale dibattito coevo sulla romanità;
- Rendere disponibili al pubblico, in maniera completa e criticamente responsabile, il repertorio dei testi latini del fascismo, che riunisce materiale spesso difficile da ritrovare. L’accesso a questi testi sarà offerto attraverso due canali: una biblioteca digitale online e un’antologia di testi scelti.
- aprire nuove prospettive di ricerca e analisi sul simbolismo, finora poco esplorato, che lingue e codici antichi e/o estinti assumono in nuovi contesti ideologici (per esempio, geroglifici e rune)
FLT: Fascist Latin Texts
La biblioteca digitale Fascist Latin Texts (flt.hf.uio.no) rende disponibili al pubblico online testi scritti in latino durante il regime di Mussolini, e dedicati ad argomenti legati al fascismo.
Siamo lieti di dare il benvenuto a redattori e autori che volessero contribuire al nostro lavoro di pubblicazione con trascrizioni di testi o brevi note introduttive. Per qualsiasi informazione, potete contattarci al seguente indirizzo: flt-contact((at))hf.uio.no.
Ente finanziatore
Il progetto è finanziato dal Consiglio Nazionale della Ricerca norvegese (grant nr. 316016).
Collaborazioni
- Anchoring the Fascist Revolution.
- The Norwegian Institute in Rome.
- Brepols' Centre “Traditio Litterarum Occidentalium” (CTLO).
- CLARIAH-VL: Open Humanities Service Infrastructure.
- A collaborative relational database infrastructure for Humanities Researchers (KUL).
Contatti
Affiliati:
Assegnista di ricerca (post-doc):
Assistente alla ricerca:
- Erlend Østrem Myklebust
Tirocinanti:
- Sunniva Regine Berger
- Othelia Engelstad
- Victoria Cecilie Frivik
Partecipanti
- Han Lamers
- Samuel Agbamu
- Joshua Arthurs
- Elizabeth Baquedano
- Nicolò Bettegazzi
- Antonio Duplá
- Andrea Freund
- Paul Gwynne
- Nathalie de Haan
- Karoline Kjesrud
- Flavia Marcello
- Antonino Nastasi
- Jan Nelis
- José Ramón Pérez Accino
- Bettina Reitz-Joosse
- Helen Roche
- Dirk Sacré
- Wolfgang Strobl
- Merete Aase
Durata
01.08.21 - 30.09.2025.